venerdì 28 ottobre 2011

La prima auto con motore a vapore


Progettato nel 1769 era azionato da un motore a vapore a due cilindri verticali di 325 mm di alesaggio e 387 mm di corsa, per una cilindrata totale di circa 62.000 cm³.Soprannominato "macchina azionata dal fuoco" procedette lentamente solo per una dozzina di minuti, raggiungendo una punta di velocità stimata inferiore ai 10 km/h; questa pur brevissima esibizione segnò l'inizio della storia della motorizzazione: si tratta infatti della prima dimostrazione pratica fornita al mondo da un veicolo "auto-mobile" nel senso letterale del termine, vale a dire che si muove da sé tramite una forza non animale, non immagazzinata per mezzo di molle e che non utilizzava gli effetti del vento.Anche nel XIX secolo vennero costruite delle automobili con trazione a vapore. Inoltre, ingegneri ed inventori continuavano a lavorare su modelli a trazione muscolare oppure a vela. Ciononostante la concorrenza di sistemi progrediti non si fece più attendere:
Le ricerche che portavano a sviluppare nuovi modelli si spingevano nelle più disparate direzioni, alimentate dagli sviluppi storici della industrializzazione soprattutto inglese. Fu così che le città di Londra e Bath si ritrovarono già nel 1828 con un collegamento di autobus, funzionanti a vapore.
Un momento di grande importanza fu senz'altro il 1876 grazie a Nikolaus August Otto, inventore del primo motore a combustione interna a quattro tempi. Comunque, l'auto non si era ancora del tutto profilata e distinta da altri mezzi di trasporto e locomozione e trasporto come la locomotiva e la bicicletta. Basti pensare al fatto che due famosi modelli francesi, l'Obéissante e la Mancelle venivano presentati all'Esposizione Universale del 1887 nella sezione dedicata al materiale ferroviario.
Il principale impedimento all'applicazione pratica del motore a combustione interna in veicoli era il fatto che, a differenza del motore a vapore, non poteva partire da fermo. Dopo anni di sperimentazioni, solo nel1899 apparvero delle vere frizioni in grado di far partire un veicolo da fermo senza doverlo spingere manualmente.
Grazie ad alcune decisive innovazioni e alla fondazione di importanti aziende, fu comunque proprio verso la fine dell'Ottocento che l'autovettura diventava per la prima volta un fenomeno ben conosciuto ed in grado di fare concorrenza alla carrozza. Dal punto di vista estetico l'automobile sviluppava per la prima volta caratteristiche sempre meglio distinguibili da quelli di altri mezzi di trasporto, anche se spesso rimaneva visibile, nel progetto, la struttura di una carrozza adagiata su di un motore:
  • Nel 1883 vengono fondate le prime fabbriche di automobili: in Francia a Puteaux, la De Dion, Bouton et Trépardoux e in Germania a Mannheim, la Benz & Cie. fondata dall'ingegnere tedesco Carl Benz, che aveva lasciato da poco la fabbrica di motori A.G. Gasmotorenfabrik costituita nel 1882. La De Dion, Bouton et Trépardoux costruì nel 1884 una delle prime vetture a motore. Era a vapore ed utilizzava come combustibile carbone, legno e carta. Fu chiamata La Marquise e la velocità massima era di circa 61 km/h. Insieme alla precedente Mancelle, del 1878 di Amédée Bollée, è considerata l'automobile di serie più vecchia del mondo.
  • Nel 1884 Enrico Bernardi realizzava a Verona un prototipo di veicolo con motore a benzina, con tre ruote, azionato da un motore di piccola potenza. Il prototipo fu presentato all'esposizione internazionale di Torino del 1884 ed è attualmente conservato presso l'ACI di Verona.
  • Nel 1886 Carl Benz, che otto anni prima era stato il pioniere del primo motore a combustione interna a due tempi, costruì il primo veicolo con motore endotermico. Nello stesso anno il connazionale Gottlieb Daimler realizzò un modello indipendente da quelli di Benz. La sua vettura raggiungeva una velocità di 16 km/h. Successivamente, nel 1889, il motore a quattro tempi di Daimler veniva installato su una vettura a quattro posti da René Panhard ed Émile Levassor.
  • Nel 1894 Enrico Bernardi realizzava il suo veicolo con motore a benzina e, per produrlo, nello stesso anno veniva fondata la Miari & Giusti, prima fabbrica italiana di automobili.
La concorrenza tra diversi sistemi era sempre maggiore e finiva per essere inscenata davanti al pubblico: fu così che nacquero le prime gare automobilistiche, tra le quali era senz'altro famosissima la Parigi-Rouen. Anche se sembravano profilarsi buone prospettive per il motore a benzina, questo sistema pareva tardare ad affermarsi sugli altri. Il primo record di velocità terrestre ufficialmente registrato, del 1898, è da attribuire proprio ad un'automobile elettrica: il francese Gaston de Chasseloup-Laubat raggiungeva i 63,14 chilomenti all'ora, mentre l'anno successivo, il 29 aprile 1899 Camille Jenatzy superava la bellezza dei cento km/h con La Jamais Contente, anche in questo caso un'auto elettrica. Con la sua spiccata linea appuntita, questa vettura cercava una sua soluzione aerodinamica, anche se prematura.

Come visto, il XX secolo si apriva con una ricerca volta nelle direzioni più disparate. Da carburante fungevano anche sostanze come il petrolio e l'alcool. Infatti, l'automobile a benzina finì per diventare il modello più affermato solo a partire dal periodo intorno alla prima guerra mondiale
La prima auto non carrozziforme fu la Mercedes 35PS del 1901. Raggiungeva i 70 km/ora.






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